Acquedotto Lucano ha realizzato un efficace modello di corporate governance, capace di aumentare il valore dell’azienda e di restituirlo ai cittadini della Basilicata in termini di qualità del servizio idrico integrato. Il capitale azionario appartiene ai 119 Comuni Soci, nella misura di un euro per ciascun abitante, e alla Regione Basilicata, che detiene il 49 per cento del capitale azionario. Se la presenza della Regione Basilicata nella base azionaria consente di capitalizzare in modo adeguato la Società, lo Statuto di Acquedotto Lucano conferisce ai Comuni un ruolo forte, come inteso dall’istituto dell’affidamento in house. Ai Soci, infatti, è garantita la possibilità di espletare il controllo sulle attività poste in essere dalla Società, con l’obbligo di convocazione almeno due volte l’anno. Inoltre, opportune modifiche allo Statuto hanno consentito di ampliare il potere decisionale dei Comuni in sede assembleare, introducendo un limite al diritto di voto dei soci che posseggano più del 24 per cento delle azioni, alla misura massima, appunto, del 24 per cento.

Comuni e Regione costituiscono il presidio pubblico sulla gestione di un servizio particolarmente delicato, contemperandolo con il bisogno di autonomia di impresa e di attività customer oriented. Acquedotto Lucano, infatti, oltre a garantire l’esercizio di un diritto fondamentale della persona e i servizi alle imprese e alle infrastrutture, rappresenta un fattore di primaria importanza per lo sviluppo dell’economia e della società, nonché per la competitività del sistema produttivo della Basilicata.

Ultimo aggiornamento

04/12/20